Percorso didattico sul ciclo antropico dell'acqua - a.s. 2006/07
Indaghiamo sul consumo di acqua ponendoci alcune domande:
- da dove viene l'acqua del rubinetto?
- per cosa utilizziamo l'acqua?
- perchè l'acqua si paga?

Per dare risposta a queste domande abbiamo iniziato una ricerca, utilizzando vari strumenti: le interviste, le ricerche su internet, le visite sul territorio, la lettura di documenti, come la Carta europea dell'acqua e la Lettera sull'acqua.

Da dove viene l'acqua di Rimini?

Abbiamo chiesto ai bambini: da dove viene l'acqua del rubinetto?
Ogni bambino aveva una sua idea... dal fiume... dai pozzi... da Ridracoli... ma nessuno era certo della risposta.

La maestra ha proposto di INTERVISTARE i genitori.
Abbiamo preparato un questionario con il computer, poi ogni bambino ha chiesto a casa.
Tutti sono tornati con delle risposte interessanti, che abbiamo raccolto nella tabella.
DOMANDE DEI BAMBINI RISPOSTE DEI GENITORI
1. Da dove viene l’acqua di Rimini?

Dall’acquedotto
Dal Fiume Marecchia
Dalla Diga di Ridracoli

2. Quanto spende la nostra famiglia ogni mese per l’acqua?

Le famiglie spendono più o meno dai 15 euro ai 40 euro per ogni bolletta dell'acqua

3. Per cosa consumiamo la maggior parte dell’acqua?

Per lavarci
Per lavare la casa
Per fare andare la lavatrice e la lavapiatti
Per fare da mangiare
Per innaffiare il giardino
Per lavare la macchina

4. Il vostro lavoro ha a che fare con l’acqua? I mestieri dei genitori che hanno a che fare con l’acqua sono:
albergatore
barista
bidella
casalinga
idraulico
lavaggio auto
lavoratore in una fabbrica di medicine
pilota (quando lava gli elicotteri Apache)

Le risposte dei nostri genitori ci hanno fatto pensare che l’acqua di Rimini viene da almeno tre posti diversi: la Diga di Ridracoli, il Fiume Marecchia e l’acquedotto.
Decidiamo di controllare su Internet e sul motore di ricerca digitiamo la domanda: “Da dove viene l’acqua di Rimini?”
Abbiamo trovato la risposta alle nostre domande sul sito della Società Romagna Acque e del Gruppo Hera, che si occupano della rete idrica di Rimini.
Le informazioni utili alla nostra ricerca sono queste: una parte dell’acqua di Rimini proviene dall’Acquedotto della Romagna, che prende l'acqua dal lago artificiale formato dalla diga di Ridracoli. Ma la maggior parte dell’acqua dei nostri rubinetti proviene dal Fiume Marecchia.
L’acqua ha un costo, perché viene da lontano, percorrendo canali e tubazioni; poi va “potabilizzata”, cioè deve diventare buona da bere.
Questo sistema complesso ci permette di avere acqua tutto l’anno, anche in estate quando a Rimini arrivano molti turisti.

I nostri genitori avevano ragione: l’acqua di Rimini arriva dalla Diga di Ridracoli e dal Fiume Marecchia, passando attraverso l’acquedotto, che la rende potabile. Ci siamo subito dati da fare per conoscere meglio il nostro fiume e la diga.

Le nostre ricerche

Ricerche Marecchia - ricerca Marecchia - video Ridracoli - ricerca Ridracoli - video

Il ciclo antropico dell'acqua

Utilizzando immagini e informazioni tratte dal sito di Hera, abbiamo rappresentato il ciclo antropico dell'acqua.
L'acqua che esce dal rubinetto fa un lungo viaggio, che si divide in 5 fasi.

1° fase
LA CAPTAZIONE – L’acqua viene catturata nell’invaso di Ridracoli e nei depositi del Fiume Marecchia. Attraverso delle pompe entra in grandi tubi e comincia il suo viaggio.
CAPTAZIONE
2° fase
LA POTABILIZZAZIONE – L’acqua arriva agli impianti di potabilizzazione, dove viene ripulita di tutte le cose che può contenere: ciottoli, foglie, rametti, fango. Poi viene disinfettata con l’ozono. Diventa potabile quando rispetta le caratteristiche di purezza previste dalla legge.
POTABILIZZAZIONE
3° fase
LA DISTRIBUZIONE – L’acqua arriva all’acquedotto. Da qui, grazie al principio dei vasi comunicanti e a varie apparecchiature (pompe, torre piezometrica, tubazioni), arriva fino ai nostri rubinetti.
4° fase
LA RACCOLTA
– La rete fognaria raccoglie l’acqua piovana e l’acqua usata nelle nostre case e nelle fabbriche.
RACCOLTA NELLA RETE FOGNARIA
5° fase
LA DEPURAZIONE E LA REIMMISSIONE
– L’acqua viene ripulita da sostanze indesiderate e inquinanti (detersivi, oli, pezzi di plastica, rami) negli impianti di depurazione. Poi finisce nel Mare Adriatico, dove ricomincia il suo ciclo naturale.
DEPURAZIONE


Visita alla Centrale Raggera

Centrale Raggera Il 19 marzo 2007 abbiamo visitato la Centrale Raggera.
Si tratta di un impianto di potabilizzazione, che funziona dal 1990 e fornisce l’acqua potabile a tutta la zona nord del Comune di Rimini.
Mirco, tecnico di Hera, ci ha accolto all’impianto. Ci ha spiegato moltissime cose sul ciclo dell’acqua potabile e sul funzionamento della centrale.
L’acqua arriva alla centrale da sette pozzi nella zona di Orsoleto, attraverso una condotta da 400 mm.
Mirco ci ha mostrato i pozzi su una grande mappa della Provincia di Rimini.
I pozzi devono essere profondi 80/100 metri, per oltrepassare gli strati di terreno dove si depositano i nitrati, residuo dei concimi usati dagli agricoltori e tossici per l’uomo.
L’acqua captata in profondità ha però un problema: è ricca di ferro e manganese, due minerali che non fanno troppo bene all’uomo e che rendono l’acqua rossa.
Nella Centrale Raggera l’acqua è potabilizzata in quattro fasi:
Ossidazione PRIMA FASE - Ossidazione del ferro
L’acqua proveniente dai pozzi (il tubo blu sulla destra) ha un contenuto molto alto di ferro.
Nella prima fase, entra in una grande cisterna, chiamata OSSIDATORE.
Qui viene fatta entrare dell’aria, che ossida il ferro, cioè lo separa dall’acqua.
Il ferro finisce in fondo alla cisterna.
L’acqua ripulita dal ferro entra nel tubo verde, pronta per la seconda fase.
Centrale SECONDA FASE - Filtrazione biologica
L’acqua, attraverso il tubo verde, raggiunge 6 filtri a quarzite o dolomite.
All’interno dei filtri vivono dei batteri che sono ghiotti di manganese.
Questa colonia di batteri è stata creata al momento dell’attivazione dell’impianto, nel 1990.
I batteri vengono tenuti in vita attraverso l’ossigenazione dell’acqua.
Questo tipo di filtrazione costa poco ed è naturale, perché lavorano i batteri e non gli additivi chimici. Attraverso i tubi azzurri l’acqua passa alla terza fase.
Disinfezione TERZA FASE - Disinfezione finale
In fondo all’impianto, dietro una parete di cemento, si trova una vasca di accumulo, grande come due piscine. Qui l’acqua, ripulita da ferro e manganese, viene raccolta per il trattamento di disinfezione finale. Per uccidere i batteri che potrebbero essere nocivi alla nostra salute, viene aggiunto il biossido di cloro. Queste prime tre fasi richiedono circa un’ora e mezzo.
A questo punto l’acqua è potabile ed è immessa nella rete idrica di Rimini, per arrivare ai nostri rubinetti.
Filtri QUARTA FASE - Pulizia dei filtri
Ogni 72 ore il ciclo dell’acqua nella centrale viene invertito, per ripulire i filtri di tutti i batteri morti.
L’acqua di scarico, ricca di ferro e di manganese, è di colore marrone.
Viene raccolta in una vasca all’esterno dell’impianto.
Dopo essere stata depurata, ritorna al mare per ricominciare il ciclo dell’acqua.
Tutto l’impianto è controllato da un computer, che comunica con una centrale.
La qualità dell’acqua viene costantemente controllata dall’AUSL di Rimini.
L’impianto è in grado di trattare da 700 a 1500 litri di acqua al secondo: a Rimini c’è molta differenza tra i consumi d’acqua invernali ed estivi, per via del turismo.
Mirco ci ha raccontato che fino al 1998 la Centrale trattava circa 40 milioni di metri cubi di acqua all’anno.
Oggi arriva a 46 milioni di metri cubi all’anno.
Questo aumento notevole nei consumi di acqua è causato dall’aumento della popolazione, ma anche dagli stili di vita.
Il nostro fabbisogno medio di acqua al giorno oggi si aggira sui 250 litri d’acqua.
Queste informazioni ci devono fare riflettere sulle nostre abitudini e sulla necessità di eliminare certi sprechi con comportamenti più corretti.

Mirco ci ha fatto riflettere su un’altra cosa importante.
L’acqua che esce dalla Centrale Raggera è di ottima qualità:
• ha pochissimi residui di ferro e manganese
• è limpida
• è praticamente inodore
• possiamo berla tranquillamente.

Mirco ci ha invitato a paragonare la qualità dell’acqua potabilizzata con quella delle acque imbottigliate.
Alla fine della visita alla centrale, Mirco e i suoi collaboratori ci hanno offerto un’ottima merenda e ci hanno regalato i cappellini blu di Hera.


Il consumo di acqua in Italia

In Italia l’agricoltura utilizza circa il 60% dell’acqua, il 25% è utilizzato dal settore energetico e industriale, mentre il 15% è destinato agli usi domestici (lavarsi, cucinare, ecc.).
Consumi in Italia Uso dell'acqua
L’Italia e’ ai primi posti in Europa e nel mondo per il consumo d’acqua. 
L’Italia è quindi un paese in cui si usa molta acqua, ma se ne spreca anche tanta, a causa degli stili di vita, di grandi perdite negli acquedotti, di sistemi di irrigazione poco attenti agli sprechi.
Solo una minima parte del consumo giornaliero di acqua potabile di un italiano è destinato ad attività come bere, cucinare, lavare cibi e lavarsi.
La maggior parte dell'acqua viene utilizzata per la pulizia della casa, la lavatrice, la lavastoviglie e soprattutto per il gabinetto.

Quanta acqua usano gli Italiani?
per fare un bagno in vasca mediamente fra i 120 e i 160 litri di acqua
per fare una doccia di 5 minuti dai 75 ai 90 litri
per una doccia di 3 minuti dai 35 ai 50 litri
ogni volta che tiriamo lo sciacquone 9-16 litri
ogni volta che ci laviamo le mani 1,4 litri
per lavarsi i denti lasciando scorrere l’acqua 30 litri
per lavarsi i denti senza lasciar scorrere l’acqua 2 litri
per bere e cucinare circa 6 litri al giorno a persona
per lavare i piatti a mano 20 litri
per un carico di lavastoviglie 30-40 litri
per un carico di lavatrice 80-170 litri
per lavare l’auto (con un tubo di gomma) 800 litri
per un rubinetto che gocciola 5 litri al giorno



Calcoliamo il consumo procapite di acqua

Utilizzando la tabella generale, abbiamo calcolato quanta acqua consuma in una settimana ogni bambino della classe.
Poi abbiamo inserito i dati nel foglio di calcolo e abbiamo generato i grafici.
La prima cosa che abbiamo notato è che rientriamo nei dati nazionali.
Più o meno consumiamo tutti la stessa quantità di acqua.
La cosa che ci ha sorpreso moltissimo è che la maggior parte dell'acqua viene usata per lo sciacquone del gabinetto e per lavarci.
Solo una piccolissima parte viene bevuta o usata per cucinare.


Eliminare inutili sprechi di acqua

Alla fine del percorso, i bambini sono oramai consapevoli che l'acqua potabile è un bene fondamentale per la vita.
Dobbiamo imparare a rispettarla e a risparmiarla. A conclusione di questo progetto, abbiamo elaborato alcune regole fondamentali.
Bottone

Preferisci la doccia al bagno in vasca. Basti pensare che per riempire una vasca occorrono circa 100 litri d'acqua, mentre per una doccia il consumo d'acqua è pari circa alla metà.

Bottone Scegli cassette per il WC a quantità differenziate
Bottone Fai funzionare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e alle basse temperature
Bottone Quando ti lavi i denti e i capelli o lavi le stoviglie a mano, evita di far scorrere inutilmente l'acqua
Bottone Applica i riduttori di flusso ai rubinetti di casa. Questa piccola aggiunta al proprio rubinetto permette di miscelare l'acqua in uscita con l'aria. Chi usa il getto d'acqua non sente nessuna differenza, ma il consumo complessivo di acqua è inferiore. In questo modo è possibile risparmiare quasi la metà d'acqua, senza cambiare né il tempo né il modo in cui si fa la doccia.
Bottone

Ripara eventuali perdite dei rubinetti di casa. E' consigliabile effettuare periodici controlli sullo stato dell'impianto idrico di casa. Si tratta di una verifica molto rapida da effettuare: è sufficiente controllare il contatore dell'acqua nel momento in cui tutti i rubinetti sono chiusi. Se il contatore continua a girare è probabile che ci sia una perdita.

Bottone Innaffia le tue piante nelle ore serali e per il giardino usa l'acqua piovana. Le piante del terrazzo possono essere annaffiate anche tramite l'acqua già utilizzata per lavare la frutta e la verdura. E' sufficiente raccoglierla in una bacinella nel lavabo ed utilizzarla dopo aver sciacquato la verdura.
Bottone Lava l'auto utilizzando un secchio e non l'acqua corrente